Delega e procura nell'amministrazione dei beni temporali

Verificata la connessione tra norme canoniche e disposizioni civilistiche che interessano l'ambito dell'amministrazione dei beni temporali ecclesiastici e che è recepita dalla normativa codiciale, il contributo analizza punti di contatto e differenze essenziali fra la delega canonica della...

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Publié dans:Quaderni di diritto ecclesiale
Auteur principal: Rivella, Mauro 1963- (Auteur)
Type de support: Imprimé Article
Langue:Italien
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Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Publié: Ed. Ancora 2020
Dans: Quaderni di diritto ecclesiale
Sujets / Chaînes de mots-clés standardisés:B Juridiction / Délégation / Gestion du patrimoine / Procuration
RelBib Classification:SB Droit canonique
XA Droit
Description
Résumé:Verificata la connessione tra norme canoniche e disposizioni civilistiche che interessano l'ambito dell'amministrazione dei beni temporali ecclesiastici e che è recepita dalla normativa codiciale, il contributo analizza punti di contatto e differenze essenziali fra la delega canonica della potestà esecutiva e il conferimento della procura notarile con rappresentanza negoziale per il compimento di atti patrimoniali civilmente rilevanti. Le considerazioni di carattere generale circa la non sovrapponibilità fra i due istituti sono applicate in riferimento alla diocesi e alla parrocchia. Per la prima, emerge la rilevanza dell'ufficio obbligatorio dell'economo, che di per sé non contempla l'esercizio di potestà esecutiva, che può tuttavia essergli delegata. Pare comunque preferibile mantenere distinte le funzioni potestative da quelle gestionali, attribuendole a soggetti distinti. Quanto alla parrocchia, pur non essendo formalmente previsto dal diritto, è possibile affiancare al parroco una persona che funga sostanzialmente da economo. Tanto per la diocesi che per la parrocchia, e consentito il ricorso alla procura negoziale, purché resti chiaro che essa non sgrava il titolare dell'ufficio dalle responsabilità e dalle conseguenze degli atti così posti.
Having ascertained the connection between canonical norms and civil law provisions affecting the administration of ecclesiastical temporal goods and which is transposed by the Code of Canon Law, the contribution analyses points of contact and essential differences between the canonical delegation of executive power and the conferment of a notarial power of attorney with negotiating representation for the performance of civilly relevant patrimonial acts. The general considerations regarding the non-over­lapping between the two institutes are applied with reference to the diocese and the parish. For the former, the importance of the mandatory office of the bursar emerges, which in itself does not provide for the exercise of executive power, which can however be delegated to him. It seems preferable, however, to keep executive and managerial functions separate, attributing them to different subjects. As for the parish, even though it is not formally provided for by law, it is possible to place alongside the parish priest a person who substantially acts as bursar. Both for the diocese and the parish, recourse to the negotiating power of attorney is permitted, provided that it remains clear that it does not relieve the holder of the office from the responsibilities and consequences of the acts thus placed.
ISSN:1124-1179
Contient:Enthalten in: Quaderni di diritto ecclesiale