L' Umanesimo europeo di fronte ai problemi della secolarizzazione, del terrorismo e della sacralizzazione dei conflitti: la prospettiva religiosa

La crisi dell'umanesimo europeo è strettamente connessa a diversi fenomeni: la globalizzazione, il terrorismo, l'immigrazione e il cambiamento culturale. La prospettiva assunta in questo contributo è quella religiosa e interessa particolarmente due aspetti: il mutamento in atto nel mondo s...

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Published in:Annali di scienze religiose
Main Author: Lanzetti, Clemente (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
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Published: Brepols [2018]
In: Annali di scienze religiose
Standardized Subjects / Keyword chains:B Europe / Humanism / Secularism / Terrorism / Religious conflict / Dschihadismus
RelBib Classification:AD Sociology of religion; religious policy
BJ Islam
CG Christianity and Politics
KBA Western Europe
Online Access: Volltext (Verlag)
Volltext (doi)
Description
Summary:La crisi dell'umanesimo europeo è strettamente connessa a diversi fenomeni: la globalizzazione, il terrorismo, l'immigrazione e il cambiamento culturale. La prospettiva assunta in questo contributo è quella religiosa e interessa particolarmente due aspetti: il mutamento in atto nel mondo spirituale e religioso in connessione con i principi dell'umanesimo europeo e il rapporto sacro e violenza nelle espressioni della xenofobia e soprattutto del terrorismo.Le riflessioni su queste problematiche partono da alcuni dati di ricerca: l'ultima indagine E.V.S.-European Values Study nella quale sono state intervistate 67.492 persone residenti in 47 nazioni europee o zone limitrofe, quella fatta dall'Università Cattolica in Lombardia sul Giubileo della Misericordia e quella realizzata dal Ministero degli Interni francese sui radicalizzati jihadisti.La costruzione di un indice di adesione ai valori dell'umanesimo europeo, espressione di principi della coscienza etica moderna e base di una spiritualità aconfessionale, oltre a evidenziare nella ricerca E.V.S. una marcata diversità negli orientamenti valoriali tra i Paesi dell'Europa orientale, entrati più di recente nell'Unione, rispetto a quelli occidentali (Europa dei 15) che sono stati da tempo protagonisti di questo sodalizio, ha mostrato anche le difficoltà delle religioni storiche ad inculturare il proprio messaggio in questa area del mondo fortemente secolarizzata, ma non aliena dall'affermazione di altissimi valori spirituali. L'emergere di un modello «spirituale» che crea un nuovo paradigma nel rapporto con il sacro e sposta il baricentro dall'istituzione al soggetto, processo evidenziato anche dalla ricerca sul Giubileo della Misericordia, sembra al momento nascere sulla crisi di un modello «religione», che stenta ad abbandonare visioni teologiche del passato e posizioni etiche che la coscienza moderna non riesce più ad accettare.Anche l'analisi della xenofobia e soprattutto del terrorismo, oggi presenti più che mai in Europa, viene fatta in questo contributo nella prospettiva religiosa, perché la comprensione di questi fenomeni non può essere adeguata, se non si tiene presente che la loro forza e il loro radicamento nelle persone sono frutto di un processo di sacralizzazione, che non necessariamente si realizza richiamandosi ad una specifica religione, come nel caso dei jihadisti islamici. A questo scopo l'articolo esamina nei particolari la natura ambigua del sacro, le caratteristiche delle conversioni a grandi ideali nei movimenti di rivolta, la dinamica sacrificale che riproduce l'iter rituale «morte/rinascita», utilizzando poi queste categorie per meglio comprendere l'offerta e l'azione del terrorismo jihadista oggi.
ISSN:2294-8775
Contains:Enthalten in: Annali di scienze religiose
Persistent identifiers:DOI: 10.1484/J.ASR.5.116193