Die Sturmstillungsperikope (Mk 4,35-41): Eine Lektüre nach Ecos Modell-Leser-Theorie

Una lettura analitica del racconto della tempesta sedata (Mc 4,35-41), condotta secondo il modello di analisi semiotica di Umberto Eco, illustra sia nuovi aspetti nell’interpretazionedella pericope, sia i vantaggi del metodo di lettura semiotica. Il lettore ‘Modello’ sviluppa tutti i tradizionali mo...

Full description

Saved in:  
Bibliographic Details
Published in:Annali di studi religiosi
Main Author: Pellegrini, Silvia 1965- (Author)
Format: Electronic Article
Language:German
Check availability: HBZ Gateway
Journals Online & Print:
Drawer...
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: 2002
In: Annali di studi religiosi
Year: 2002, Volume: 3, Pages: 319-373
Online Access: Volltext (kostenfrei)
Volltext (kostenfrei)
Volltext (kostenfrei)
Description
Summary:Una lettura analitica del racconto della tempesta sedata (Mc 4,35-41), condotta secondo il modello di analisi semiotica di Umberto Eco, illustra sia nuovi aspetti nell’interpretazionedella pericope, sia i vantaggi del metodo di lettura semiotica. Il lettore ‘Modello’ sviluppa tutti i tradizionali momenti interpretativi (raccolta di informazione extratestuale, analisi sincronica del racconto, ri-costruzione del senso del testo,Wirkungsgeschichte) reagendo puntualmente ai suggerimenti impliciti del testo, inteso come una strategia economica di compiti cooperativi affidati al lettore per completarne il senso: questi seleziona l’informazione enciclopedica e la ordina secondo la gerarchia di funzioni che essa svolge nel racconto, seguendo lo sviluppo cronologico delle fasi di lettura del testo, come essa realmente avviene. Ne risulta un gioco di de-codificazione a due: il lettore costruisce ipotesi interpretative, e il testo volta a volta le conferma o le smentisce, finché tutti i particolari assumono rilievo e senso nelle proporzioni intese. Gesù dormiente nella barca ‘già piena di acqua’, Mc 4,37, non è particolare storico di un evento incredibile, né solo simbolo di sereno dominio sul male, bensì nodo di cooperazione testuale: Gesù dorme affinché qualcuno lo svegli. La poca fede e il biasimo rivolto ai discepoli non si riferiscono alla loro paura né all’iniziativa di svegliare Gesù, bensì alla mancanza di fiducia con cui lo richiamano alla veglia: neppure chiedono o attendono un suo aiuto. Qui Gn 1,1-16 si rivela l’intertesto più significativo per la cooperazione testuale. La parola di Gesù, rivolta alle forze demoniache prima ancora che ai discepoli, ne illustra la potenza divina: sullo sfondo del discorso in parabole del cap. 4 l’esperienza della tempesta sedata diventa una parabola in opere. Le altre barche non si spiegano come «Traditionsplitter», ma mostrano la portata dell’intervento salvifico di Gesù nella storia: anche chi non sa cosa succede sulla sua barca, non lo vede, non lo può svegliare e non sa del miracolo, coglie tutti i benefici
ISSN:2284-3892
Contains:Enthalten in: Annali di studi religiosi
Persistent identifiers:DOI: 10.15496/publikation-67418
HDL: 10900/126055