| Summary: | The recent retrieval of Christian humanism by Charles Taylor and Nicholas Boyle invites further theological elaboration; in particular, to clarify the relationship between their humanist concern for the common good and their Christian desire for religious transcendence. Jacques Maritain provides some such elaboration by grounding Christian humanism on the doctrine of the Incarnation. This article complements that foundation through a consideration of the Thomistic doctrine of hope, which describes how the believer approaches God under the aspect of the human good. Hope therefore includes, in a single virtue, the two potentially disparate elements of contemporary Christian humanism. Concluding reflections on recent interpretations of Vatican Ð and on religious fundamentalism give some historical substance to this theoretical claim. Il recente recupero dell'umanesimo cristiano da parte di Charles Taylor e di Nicholas Boyle suscita nuove elaborazioni teologiche, per chiarificare in particolare le relazioni tra le loro preoccupazioni umanistiche per il bene comune e la loro attenzione cristiana alla trascendenza religiosa. Secondo Jacques Maritain, le ricerche di questo genere avevano da fondare l'umanesimo cristiano sulla dottrina dell'incarnazione. Questo articolo completa questa prospettiva considerando la dottrina tomista della speranza, che descrive come il credente si awicina sotto l'aspetto del bene umano a Dio. La speranza include infatti in una sola virtù i due elementi possibilmente disuguali dell'umanesimo cristiano. Delle riflessioni concludenti su alcune recenti interpretazioni di Vaticano II e sul fondamentalismo religioso danno una certa sostanza storica a questa progetto teoretico.
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