LA NEGAZIONE E IL NULLA

Partendo da Agostino (De Magistro) e retrocedendo a Parmenide, il problema del valore semantico del termine “nulla” viene esaminato sia in riferimento all’idea cristiana di “creazione” sia in rapporto al concetto ontologico del “negare”. Un’attenzione più insistente viene dedicata alla tesi di Heide...

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Bibliographic Details
Published in:Divus Thomas
Main Author: Visentin, Mauro (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Edizioni Studio Domenicano 2015
In: Divus Thomas
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Parallel Edition:Non-electronic
Description
Summary:Partendo da Agostino (De Magistro) e retrocedendo a Parmenide, il problema del valore semantico del termine “nulla” viene esaminato sia in riferimento all’idea cristiana di “creazione” sia in rapporto al concetto ontologico del “negare”. Un’attenzione più insistente viene dedicata alla tesi di Heidegger, stando alla quale «il nulla è più originario della negazione», perché è proprio questo il nucleo tematico di maggior interesse cui la semantica del nulla ci pone di fronte. Da questo nucleo, il saggio ricava una tesi opposta a quella di Heidegger, giungendo a concludere che nulla e negazione sono cooriginari, o meglio che l’originarietà ontologica della negazione include quella di un negato privo di contenuto semantico o il cui contenuto semantico si risolve in quello stesso della negazione e del negare, compresi entrambi come espressione originaria dell’essere. Starting from Augustine (De Magistro) and coming back to Parmenides, the problem of the semantic value of the word “nothingness” is examined with reference to the Christian idea of “creation” and with regard to the ontological concept of the denying. A more thorough attention is reserved to Hedegger’s thesis according to which «the nothingness is more basic than the denial can be», because just this is the most interesting subject in front of which we find us as regards the semantic of nothingness. Beginning from this subject the essay draws a contrary position to Heidegger’s thesis and concludes that nothingness and denial are co-original, or rather that the ontological fundamentality of the denial includes that one of a denied without its own semantic content, something that has the same semantic content of the denial and of the denying, that are the fundamental expression of being.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas